Qual è la differenza tra Buonsenso e Criterio?

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Differenza tra buonsenso e criterio

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buonsenso: capacità innata di dare buoni giudizi, soprattutto nel valutare le conseguenze di atti pratici
criterio: insieme di norme interiori o manifeste, implicite o esplicitate, sulle quali si basano le valutazioni e i giudizi soggettivi

buonsenso

criterio

Sostantivo

buonsenso m solo sing

  1. capacità innata di dare buoni giudizi, soprattutto nel valutare le conseguenze di atti pratici
    • buonsenso comune: indole che porta naturalmente alle buone maniere
    • buonsenso civico: capacità di sapere come agire e comportarsi civilmente
  2. (per estensione) piacevolezza nel ritrovarsi interiormente tesi al bene anche con manifestazioni e/o realizzazioni positive esterne
    • grazie al buonsenso è possibile orientarsi in ogni situazione
  3. (senso figurato) innata, ancestrale, connaturata tendenza al bene con propositi positivi anche nell'azione, vissuta quindi pienamente
  4. (per estensione) capire cosa bisogna fare o dire in momenti precisi oppure semplice riferimento al libero arbitrio

Sillabazione

buon | sèn | so

Pronuncia

IPA: /bwonˈsɛnso/

Etimologia / Derivazione

deriva dal francese bon sens

Sinonimi

  • senno, prudenza, giudizio, assennatezza, criterio, saggezza, equilibrio, ragionevolezza, discernimento
  • educazione
  • (gergale) intuito
  • (gergale) (senso figurato) praticità
  • (senso figurato) interezza
  • intelligenza
  • (per estensione) ispirazione

Contrari

  • dissennatezza, imprudenza, stupidità, demenza
  • maleducazione, volgarità
  • (spregiativo) abitudine
  • (gergale) piattezza
  • (senso figurato) ribellione
  • (senso figurato) rozzezza, arretratezza, insensibilità
  • (spregiativo) istinto
  • (spregiativo) passioni

Parole derivate

  • buonsensista

Termini correlati

  • etica, coscienza, consapevolezza
  • (per estensione) natura, attitudine
  • integrità
  • (per estensione) scaltrezza
  • (per estensione) naturalezza, spontaneità

Varianti

  • buon senso, bonsenso

Sostantivo

criterio m sing (pl.: criteri)

  1. insieme di norme interiori o manifeste, implicite o esplicitate, sulle quali si basano le valutazioni e i giudizi soggettivi
    • questo è un comportamento senza alcun criterio
  2. (diritto) nel redigere un contratto, una legge, un regolamento, un mansionario, un progetto o per indirizzare un comportamento per un'azione da intraprendere il criterio è quell'insieme di principi informatori che devono o dovranno essere seguiti dagli attori dell'iniziativa
  3. (per estensione) ragionamento generalmente accettato per valutare fatti e situazioni di comune accadimento
  4. quanto presuppone un metodo non pregiudizievole
  5. (matematica) ogni regola che permette di stabilire, con un certo numero di operazioni e verifiche in genere semplici e rapide, se dati enti soddisfano o meno una data proprietà o relazione, evitando di conseguenza controlli più lunghi e di difficile esecuzione

Sillabazione

cri | tè | rio

Pronuncia

IPA: /kri'tɛrjo/

Etimologia / Derivazione

dal latino medievale criterium che deriva dal greco κριτήριον, a sua volta derivato dal greco κρίνω cioè "distinguere, giudicare"

Sinonimi

  • valutativo, interpretativo, illustrativo, esplicativo
  • (di giudizio) sfavorevole, contrario, avverso, perplesso
  • (di periodo, momento) incerto, difficile, delicato, pericoloso, complicato, complesso, problematico, negativo, instabile
  • (medicina) (di fase di malattia) acuto
  • (di arte, letteratura) commentatore, esegeta, recensore, studioso, specialista, esperto

Contrari

  • (di giudizio) favorevole, entusiasta
  • (di periodo, momento) facile, agevole, semplice, positivo

Proverbi e modi di dire

  • avere criterio: avere buonsenso, avere buona capacità di discernimento nell'agire
  • fare le cose con criterio: con metodo, com'è bene e giusto