Qual è la differenza tra Criterio e Raziocinio?

Condividi su FacebookCondividi su WhatsAppCopia URL

Differenza tra criterio e raziocinio

:
criterio: insieme di norme interiori o manifeste, implicite o esplicitate, sulle quali si basano le valutazioni e i giudizi soggettivi
raziocinio: caratteristica intellettuale attribuita all'uomo, originatasi dal continuo miglioramento di tutte le altre capacità mentali e che differenzia l'uomo dall'animale. È la capacità di ragionare, di riflettere, ovvero la facoltà di ragionare e il buon uso di essa

criterio

raziocinio

Sostantivo

criterio m sing (pl.: criteri)

  1. insieme di norme interiori o manifeste, implicite o esplicitate, sulle quali si basano le valutazioni e i giudizi soggettivi
    • questo è un comportamento senza alcun criterio
  2. (diritto) nel redigere un contratto, una legge, un regolamento, un mansionario, un progetto o per indirizzare un comportamento per un'azione da intraprendere il criterio è quell'insieme di principi informatori che devono o dovranno essere seguiti dagli attori dell'iniziativa
  3. (per estensione) ragionamento generalmente accettato per valutare fatti e situazioni di comune accadimento
  4. quanto presuppone un metodo non pregiudizievole
  5. (matematica) ogni regola che permette di stabilire, con un certo numero di operazioni e verifiche in genere semplici e rapide, se dati enti soddisfano o meno una data proprietà o relazione, evitando di conseguenza controlli più lunghi e di difficile esecuzione

Sillabazione

cri | tè | rio

Pronuncia

IPA: /kri'tɛrjo/

Etimologia / Derivazione

dal latino medievale criterium che deriva dal greco κριτήριον, a sua volta derivato dal greco κρίνω cioè "distinguere, giudicare"

Sinonimi

  • valutativo, interpretativo, illustrativo, esplicativo
  • (di giudizio) sfavorevole, contrario, avverso, perplesso
  • (di periodo, momento) incerto, difficile, delicato, pericoloso, complicato, complesso, problematico, negativo, instabile
  • (medicina) (di fase di malattia) acuto
  • (di arte, letteratura) commentatore, esegeta, recensore, studioso, specialista, esperto

Contrari

  • (di giudizio) favorevole, entusiasta
  • (di periodo, momento) facile, agevole, semplice, positivo

Proverbi e modi di dire

  • avere criterio: avere buonsenso, avere buona capacità di discernimento nell'agire
  • fare le cose con criterio: con metodo, com'è bene e giusto

Sostantivo

raziocinio m sing (pl.: raziocini)

  1. (filosofia) caratteristica intellettuale attribuita all'uomo, originatasi dal continuo miglioramento di tutte le altre capacità mentali e che differenzia l'uomo dall'animale. È la capacità di ragionare, di riflettere, ovvero la facoltà di ragionare e il buon uso di essa.
  2. (per estensione) valutare una o più cose con metodo e cognizione

Sillabazione

ra | zio | cì | nio

Pronuncia

IPA: /rattsjoˈʧinjo/

Etimologia / Derivazione

dal latino ratiocinium che deriva da ratio cioè "ragione"

Sinonimi

  • giudizio
  • (raro) ragionamento, argomentazione
  • (per estensione) vigilanza