Qual è la differenza tra Superare e Eccedere?

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Differenza tra superare e eccedere

:
superare: rimanere superiore
eccedere: scavalcare, oltrepassare, travalicare, uscire per sopravanzo dalla misura o dal limite prestabiliti, tollerati o auspicati; superare, esuberare

superare

eccedere

Verbo

superare (vai alla coniugazione)

  1. rimanere superiore
  2. sorpassare vincendo
  3. uscire bene o guarire da una malattia
  4. essere di statura più alta rispetto a qualcuno
  5. essere in maggior quantità
  6. (senso figurato) tentativo di primeggiare, quando avversari in un'opposizione antagonista

Sillabazione

su | pe | rà | re

Pronuncia

IPA: /supe'rare/

Etimologia / Derivazione

dal latino supĕrare

Sinonimi

  • (montagna, traguardo, eccetera) oltrepassare, attraversare, valicare, passare oltre, sorpassare, essere oltre
  • (prova, esame, eccetera) affrontare con successo, passare, dimostrarsi all’altezza, uscire indenne
  • (per peso, altezza) sormontare, sovrastare, sopravanzare, soverchiare, essere superiore, essere più grande, essere al di sopra
  • (un avversario) battere, vincere, sconfiggere, essere migliore

Contrari

  • fallire
  • (per estensione) deludere
  • (per peso, altezza) essere inferiore, restare indietro, soggiacere

Parole derivate

  • supero, superato, insuperato

Proverbi e modi di dire

  • superare il maestro: riuscire più bravo di lui
  • superare uno scoglio: oltrepassare una difficoltà
  • superare un esame: sostenere un esame con successo
  • superare se stesso: riuscire in una cosa raddoppiando l'impegno o l'aspettativa
  • superare i pregiudizi: fare cose meritevoli e buone al di là di possibili critiche

Verbo Transitivo

eccedere (vai alla coniugazione)

  1. scavalcare, oltrepassare, travalicare, uscire per sopravanzo dalla misura o dal limite prestabiliti, tollerati o auspicati; superare, esuberare
    • Signore, il mio discorso eccede la brevità, ma non eccede la mia ragione. (Carlo Goldoni, Pamela nubile)
    • Fate a mio modo, Candido, soggiunse, continuate il vostro viaggio: io ve l'ho sempre detto, tutto è per il peggio, la somma de' mali eccede troppo la somma de' beni: partite, e non dispero che diventiate manicheo, seppur già non lo siete. (Voltaire, Candido ovvero l'ottimismo, Edizione Sonzogno, 1882)

Verbo Intransitivo

eccedere (anche uso assoluto; ausiliare: avere)

  1. portarsi oltre, spingersi al di là del confine che separa ciò che è o che è percepito come equilibrato, moderato, normale o ammissibile da ciò che che è o è sentito come esecrabile in quanto esagerazione o esasperazione
    • Nei tempi andati l’autorità dei genitori, degli educatori e dei maestri pesava troppo su’ figli e sugli alunni; all’età nostra generalmente si eccede in fatto di libertà, in ogni educazione domestica, privata e pubblica (proemio di Angelo Valdarnini a La pedagogia di Immanuel Kant)
    • Nella calma immensa signoreggiava il lusso che non eccede nello sfarzo chiassoso. (Henryk Sienkiewicz, Quo vadis : narrazione del tempo di Nerone; traduzione di Paolo Valera, 1915)

Sillabazione

ec | cè | de | re

Pronuncia

IPA: /etˈʧɛdere/

Etimologia / Derivazione

dal latino excedĕre, propriamente "andare fuori", composto di ex "fuori" e di cedĕre "andare, camminare"

Parole derivate

  • eccedente, eccedenza

Termini correlati

  • eccesso, eccessivo