Verbo Transitivo
esagerare (vai alla coniugazione) - utilizzo improprio oltre il vero e/o necessario
Verbo Intransitivo
esagerare (vai alla coniugazione) - fare oltre il limite di quanto concesso
- non è troppo grave però non esagerare ancora
- (per estensione) eccedere, anche utilizzando esempi o paragoni non propri e/o non attinenti
Sillabazione
- e | sa | ge | rà | re
Pronuncia
IPA: /ezaʤe'rare/ Sinonimi
- amplificare, ingigantire, enfatizzare
- (familiare) pompare
- (per estensione) accentuare, calcare, caricare
- strafare, passare il segno, calcare la mano
Contrari
- (opposto diamplificare) ridimensionare, sminuire, minimizzare
- (per estensione) diminuire, attenuare
- (opposto di strafare) limitarsi, contenersi, moderarsi
Parole derivate
- esageroso, esagerativo, esageratore, esagerazione, esageratamente
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Verbo Transitivo
eccedere (vai alla coniugazione) - scavalcare, oltrepassare, travalicare, uscire per sopravanzo dalla misura o dal limite prestabiliti, tollerati o auspicati; superare, esuberare
- Signore, il mio discorso eccede la brevità, ma non eccede la mia ragione. (Carlo Goldoni, Pamela nubile)
- Fate a mio modo, Candido, soggiunse, continuate il vostro viaggio: io ve l'ho sempre detto, tutto è per il peggio, la somma de' mali eccede troppo la somma de' beni: partite, e non dispero che diventiate manicheo, seppur già non lo siete. (Voltaire, Candido ovvero l'ottimismo, Edizione Sonzogno, 1882)
Verbo Intransitivo
eccedere (anche uso assoluto; ausiliare: avere) - portarsi oltre, spingersi al di là del confine che separa ciò che è o che è percepito come equilibrato, moderato, normale o ammissibile da ciò che che è o è sentito come esecrabile in quanto esagerazione o esasperazione
- Nei tempi andati l’autorità dei genitori, degli educatori e dei maestri pesava troppo su’ figli e sugli alunni; all’età nostra generalmente si eccede in fatto di libertà, in ogni educazione domestica, privata e pubblica (proemio di Angelo Valdarnini a La pedagogia di Immanuel Kant)
- Nella calma immensa signoreggiava il lusso che non eccede nello sfarzo chiassoso. (Henryk Sienkiewicz, Quo vadis : narrazione del tempo di Nerone; traduzione di Paolo Valera, 1915)
Sillabazione
- ec | cè | de | re
Pronuncia
IPA: /etˈʧɛdere/
Etimologia / Derivazione
dal latino excedĕre, propriamente "andare fuori", composto di ex "fuori" e di cedĕre "andare, camminare"
Parole derivate
Termini correlati
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