Qual è la differenza tra Mortificazione e Scorno?

Condividi su FacebookCondividi su WhatsAppCopia URL

Differenza tra mortificazione e scorno

:
mortificazione: disonore che suscita imbarazzo e cruccio
scorno: senso di accasciamento dell'orgoglio, di profonda vergogna, di umiliazione, di disonore per una cocente sconfitta, un insuccesso, un fallimento, acuito dalla sensazione o dalla consapevolezza di essere oggetto dell'altrui scherno; onta

mortificazione

scorno

Sostantivo

mortificazione f sing (pl.: mortificazioni)

  1. disonore che suscita imbarazzo e cruccio
    • è stato sottoposto ad una tremenda mortificazione
  2. (per estensione) infliggere al proprio corpo punizioni con violenza inaudita, con crudeltà verso sé stesso e senza rispetto per la vita
    • in Iran, ancora verso la fine del XX secolo, inizio dei gruppi terroristici, assieme alcuni applicavano pubblicamente mortificazione sulla propria schiena sino a sanguinare notevolmente in parate ingiustamente osannate

Sillabazione

mor | ti | fi | ca | zió | ne

Pronuncia

IPA: /mortifikatˈtsjone/

Etimologia / Derivazione

dal latino tardo mortificatio

Sinonimi

  • umiliazione, avvilimento, abbattimento, vergogna, dispiacere, costernazione, pentimento
  • penitenza, sacrificio, privazione, rinuncia
  • offesa
  • (per estensione) autoflagellazione

Contrari

  • soddisfazione, compiacimento, vanto
  • elogio, incoraggiamento
  • soddisfacimento, appagamento

Sostantivo


scorno m (pl.: scorni)

  1. senso di accasciamento dell'orgoglio, di profonda vergogna, di umiliazione, di disonore per una cocente sconfitta, un insuccesso, un fallimento, acuito dalla sensazione o dalla consapevolezza di essere oggetto dell'altrui scherno; onta
    • Chi vuol veder, chi vuole / veder, amanti, al mezzodì più chiaro / le stelle in fronte al sole, / venga a mirar del'idolo mio caro / gli occhi, onde 'l sole ha scorno: / che portan notte altrui, mentre fan giorno. (Giovan Battista Marino, Occhi, da Amori)
    • pur come / fosse mia colpa e mia onta e mio scorno / l'esser guardata, amata e desiata (Torquato Tasso, Aminta)

Voce verbale

  1. prima persona singolare dell'indicativo presente di scornare

Sillabazione

scòr | no

Etimologia / Derivazione

  • derivato di scornare, propriamente "rompere (rompersi) le corna"
  • vedi scornare