Qual è la differenza tra Vergogna e Scorno?

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Differenza tra vergogna e scorno

:
vergogna: turbamento dell'animo di chi sta per commettere oppure ha commesso un'azione considerata priva di onorabilità, soprattutto al di fuori della vita di relazione
scorno: senso di accasciamento dell'orgoglio, di profonda vergogna, di umiliazione, di disonore per una cocente sconfitta, un insuccesso, un fallimento, acuito dalla sensazione o dalla consapevolezza di essere oggetto dell'altrui scherno; onta

vergogna

scorno

Sostantivo

vergogna ( approfondimento) f (pl.: vergogne)

  1. (psicologia) turbamento dell'animo di chi sta per commettere oppure ha commesso un'azione considerata priva di onorabilità, soprattutto al di fuori della vita di relazione
  2. senso del pudore, timidezza con riferimento anche alle manifestazioni esteriori
  3. nelle esclamazioni ha significato di rimprovero, d'indignazione
    • che vergogna!
  4. (per estensione) differente dalla timidezza, significa sentirsi esclusi e tentare di recuperare autostima con azioni inaspettate rivolte a coloro ai quali non ne sono evidenti i significati, appunto perché considerate stravaganti o vane
    • la vergogna può portare ad una condizione di follia
  5. cosa o persona che rechi vergogna
    • sei la vergogna di questa famiglia!
  6. al plurale indica le parti pudiche, genitali
  7. forma di inibizione, a cui talvolta consegue un peggioramento o un miglioramento
    • molti provano vergogna per aver pianto
  8. (per estensione) subire una prova dinanzi ad una provocazione, sia essa di monito, come affronto oppure mista a gioco
    • si può sentire vergogna anche per un'offesa

Voce verbale

vergogna

  1. terza persona singolare dell'indicativo presente di vergognarsi
  2. seconda persona singolare dell'imperativo presente di vergognarsi

Sillabazione

ver | gó | gna

Pronuncia

IPA: /verˈɡoɲɲa/

Sinonimi

  • (per un comportamento) imbarazzo, disagio, impaccio, timore, turbamento, pentimento, mortificazione
  • pudore, ritegno, ritrosia, timidezza, timore, riserbo, verecondia, modestia, soggezione; rossore
  • (per una situazione, un evento, eccetera) disonore, infamia, ignominia, onta, scorno, macchia, oltraggio, turpitudine, abiezione, scandalo; immoralità, oscenità, sconcezza, nefandezza

Contrari

  • disinvoltura, impassibilità, impudenza, sfacciataggine, sfrontatezza, sguaiataggine
  • (per un comportamento) sicurezza
  • (familiare) imperturbabilità
  • (spregiativo) faccia tosta
  • spudoratezza, impertinenza,
  • (per una situazione, un evento, eccetera) onore, vanto decoro, dignità, gloria, lustro, fierezza

Parole derivate

  • vergognare, vergognosamente, vergognoso, vergognarsi

Termini correlati

  • sofferenza

Sostantivo


scorno m (pl.: scorni)

  1. senso di accasciamento dell'orgoglio, di profonda vergogna, di umiliazione, di disonore per una cocente sconfitta, un insuccesso, un fallimento, acuito dalla sensazione o dalla consapevolezza di essere oggetto dell'altrui scherno; onta
    • Chi vuol veder, chi vuole / veder, amanti, al mezzodì più chiaro / le stelle in fronte al sole, / venga a mirar del'idolo mio caro / gli occhi, onde 'l sole ha scorno: / che portan notte altrui, mentre fan giorno. (Giovan Battista Marino, Occhi, da Amori)
    • pur come / fosse mia colpa e mia onta e mio scorno / l'esser guardata, amata e desiata (Torquato Tasso, Aminta)

Voce verbale

  1. prima persona singolare dell'indicativo presente di scornare

Sillabazione

scòr | no

Etimologia / Derivazione

  • derivato di scornare, propriamente "rompere (rompersi) le corna"
  • vedi scornare