Qual è la differenza tra Vizio e Bubbone?

Condividi su FacebookCondividi su WhatsAppCopia URL

Differenza tra vizio e bubbone

:
vizio: eccesso dell'animo nei diletti, nel piacere
bubbone: termine, ora in disuso, per indicare una particolare linfoadenopatia ossia una tumefazione acuta di ghiandole linfatiche che sia ben visibile dall'esterno; tali tumefazioni sono caratteristiche, tra altro, della peste bubbonica e, in questa malattia, compaiono in particolare nella zona inguinale e sotto le ascelle

vizio

bubbone

Sostantivo

vizio ( approfondimento) m sing ; (pl.: vizi)

  1. eccesso dell'animo nei diletti, nel piacere
    • il più delle volte il vizio rovina la bellezza
  2. abitudine discutibile
    • ha il vizio di mangiarsi le unghie
    • ha il vizio di chiaccherare
  3. ciò che in una cosa è male e danno e le fa perdere il valore; difetto grave
    • le droghe sono un vizio che corrompe la volontà
  4. (gergale) fastidio, mancanza a cui non si può ovviare immediatamente o per un ampio periodo di tempo
    • questo orologio ha il vizio di correre
  5. (diritto) mancanza che rende nullo un atto
  6. (diritto) difetto nascosto che quando scoperto da diritto al compratore di restituire la merce
  7. (per estensione) affannata ricerca di cose materiali per alleviare un appetito, spesso soddisfatto nascostamente poiché ritenuto nocivo e riprovevole
    • la maggior parte dei vizi rientra nell'illegalità

Voce verbale

vizio

  1. prima persona singolare dell'indicativo presente di viziare

Sillabazione

vì | zio

Pronuncia

IPA: /'vitsjo/

Etimologia / Derivazione

dal latino vitium ossia "difetto"

Sinonimi

  • depravazione, perversione, malcostume, corruzione, dissolutezza
  • cattiva abitudine, debolezza
  • (in senso materiale, tecnico, formale) difetto, imperfezione, alterazione, irregolarità
  • peccato, male, immoralità
  • malvezzo, vezzo, magagna, mania, capriccio
  • difetto, pecca, neo, magagna
  • (medicina) viziatura, malformazione, alterazione
  • (diritto) irregolarità
  • (di ortografia, di sintassi) errore, scorrettezza, sbaglio

Contrari

  • virtù, moralità, morigeratezza
  • (in senso materiale, tecnico, formale) regolarità, conformità
  • (peccato) bene, santità, rettitudine, dirittura, probità
  • (malvezzo) pregio, qualità, dote, merito
  • disciplina, etica
  • (per estensione) esercizio, ascesi

Parole derivate

  • stravizio

Termini correlati

  • disordine

Proverbi e modi di dire

  • il lupo perde il pelo ma non il vizio: l'indole di una persona non cambia con il trascorrere del tempo
  • avere il brutto vizio di urlare: ora, senza esagerazione ma si tratta proprio del tentativo di far paura ed intimorire la gente

Sostantivo

Bubboni nella zona inguinale, caratteristici della peste bubbonica.

bubbone ( approfondimento) m sing (pl.: bubboni)

  1. (biologia) (medicina) termine, ora in disuso, per indicare una particolare linfoadenopatia ossia una tumefazione acuta di ghiandole linfatiche che sia ben visibile dall'esterno; tali tumefazioni sono caratteristiche, tra altro, della peste bubbonica e, in questa malattia, compaiono in particolare nella zona inguinale e sotto le ascelle
  2. (per estensione) rigonfiamento sulla superficie del corpo
  3. (scherzoso) grosso foruncolo
  4. (senso figurato) persona, cosa o situazione che è causa di grave degrado sociale o morale
    • è necessario liberarsi dal bubbone della corruzione
  5. (senso figurato) (regionale) toscanismo per indicare una persona fastidiosa e insopportabile

Sillabazione

bub | bó | ne

Pronuncia

IPA: /bubˈbone/

Etimologia / Derivazione

dal sostantivo latino tardo bubonem, accusativo di bubo, in greco antico βουβών (boubṓn) ossia "tumefazione inguinale", attraverso il francese bubon "bubbone"

Sinonimi

  • (tumefazione o rigonfiamento) gavocciolo, gonfiore, ingrossamento, tumore
  • (causa di degrado sociale o morale) male, piaga

Parole derivate

  • bubbonico

Termini correlati

  • ascesso, foruncolo, pustola

Varianti

  • bubone

Proverbi e modi di dire

  • aprire il bubbone o far scoppiare il bubbone: intavolare un discorso su uno scandalo sociale o morale