Sostantivo
vizio ( approfondimento) m sing ; (pl.: vizi) - eccesso dell'animo nei diletti, nel piacere
- il più delle volte il vizio rovina la bellezza
- abitudine discutibile
- ha il vizio di mangiarsi le unghie
- ha il vizio di chiaccherare
- ciò che in una cosa è male e danno e le fa perdere il valore; difetto grave
- le droghe sono un vizio che corrompe la volontà
- (gergale) fastidio, mancanza a cui non si può ovviare immediatamente o per un ampio periodo di tempo
- questo orologio ha il vizio di correre
- (diritto) mancanza che rende nullo un atto
- (diritto) difetto nascosto che quando scoperto da diritto al compratore di restituire la merce
- (per estensione) affannata ricerca di cose materiali per alleviare un appetito, spesso soddisfatto nascostamente poiché ritenuto nocivo e riprovevole
- la maggior parte dei vizi rientra nell'illegalità
Voce verbale
vizio - prima persona singolare dell'indicativo presente di viziare
Sillabazione
- vì | zio
Pronuncia
IPA: /'vitsjo/ Etimologia / Derivazione
dal latino vitium ossia "difetto" Sinonimi
- depravazione, perversione, malcostume, corruzione, dissolutezza
- cattiva abitudine, debolezza
- (in senso materiale, tecnico, formale) difetto, imperfezione, alterazione, irregolarità
- peccato, male, immoralità
- malvezzo, vezzo, magagna, mania, capriccio
- difetto, pecca, neo, magagna
- (medicina) viziatura, malformazione, alterazione
- (diritto) irregolarità
- (di ortografia, di sintassi) errore, scorrettezza, sbaglio
Contrari
- virtù, moralità, morigeratezza
- (in senso materiale, tecnico, formale) regolarità, conformità
- (peccato) bene, santità, rettitudine, dirittura, probità
- (malvezzo) pregio, qualità, dote, merito
- disciplina, etica
- (per estensione) esercizio, ascesi
Parole derivate
Termini correlati
Proverbi e modi di dire
- il lupo perde il pelo ma non il vizio: l'indole di una persona non cambia con il trascorrere del tempo
- avere il brutto vizio di urlare: ora, senza esagerazione ma si tratta proprio del tentativo di far paura ed intimorire la gente
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Sostantivo
alterazione ( approfondimento) f sing (pl.: alterazioni) - mutamento in genere, spesso connotato negativamente
- la conservazione in recipienti di metallo ha provocato un'alterazione del sapore della vivanda
- (geologia) insieme di processi chimici (idrolisi, ossidazione, idradazione, eccetera) nel corso dei quali muta la composizione mineralogica della roccia, con il peggioramento delle caratteristiche tecniche fino alla rottura dei legami chimici
- (musica) slittamento di un semitono (per esempio, tramite diesis o bemolle)
- (grammatica) cambiamento di significato di una parola, il più delle volte sostantivo, tramite peggiorativo, vezzeggiativo, accrescitivo e diminutivo: donnaccia, casetta
- (biologia) (medicina) anormale funzionamento dell'organismo o di una sua parte
Sillabazione
- al | te | ra | zió | ne
Pronuncia
IPA: /altera'tsjone/
Etimologia / Derivazione
dal latino tardo alteratio
Sinonimi
- trasformazione, modificazione, mutamento, manipolazione, adulterazione, sofisticazione. deterioramento, contaminazione
- (slittamento di un semitono) accidente
Termini correlati
- alterativo, altro
- "surrogato"
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