Qual è la differenza tra Fallimento e Scorno?

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Differenza tra fallimento e scorno

:
fallimento: risultato dell'impossibilità dell'impresa di far fronte ai propri impegni finanziari ottenuto su azione dei creditori; si ha come conseguenza la spartizione tra i creditori del patrimonio dell'impresa e dell'imprenditore se obbligato solidarmente, attraverso la liquidazione giudiziale
scorno: senso di accasciamento dell'orgoglio, di profonda vergogna, di umiliazione, di disonore per una cocente sconfitta, un insuccesso, un fallimento, acuito dalla sensazione o dalla consapevolezza di essere oggetto dell'altrui scherno; onta

fallimento

scorno

Sostantivo

fallimento ( approfondimento) m sing (pl.: fallimenti)

  1. (diritto) (economia) (commercio) (finanza) risultato dell'impossibilità dell'impresa di far fronte ai propri impegni finanziari ottenuto su azione dei creditori; si ha come conseguenza la spartizione tra i creditori del patrimonio dell'impresa e dell'imprenditore se obbligato solidarmente, attraverso la liquidazione giudiziale
    • quella società è in fallimento
  2. (per estensione) l'insuccesso di un'impresa o di una iniziativa
    • è stato un fallimento orribile

Sillabazione

fal | li | mén | to

Pronuncia

IPA: /falli'mento/

Sinonimi

  • bancarotta, rovina, dissesto, tracollo, rovescio, crack, crac insolvenza
  • (senso figurato) disastro, insuccesso, sconfitta, delusione, disfatta, naufragio, fiasco, scacco, smacco

Contrari

  • crescita, boom
  • (senso figurato) successo, riuscita, vittoria, trionfo

Termini correlati

  • errore, fallo, sbaglio
  • (per estensione) povertà

Sostantivo


scorno m (pl.: scorni)

  1. senso di accasciamento dell'orgoglio, di profonda vergogna, di umiliazione, di disonore per una cocente sconfitta, un insuccesso, un fallimento, acuito dalla sensazione o dalla consapevolezza di essere oggetto dell'altrui scherno; onta
    • Chi vuol veder, chi vuole / veder, amanti, al mezzodì più chiaro / le stelle in fronte al sole, / venga a mirar del'idolo mio caro / gli occhi, onde 'l sole ha scorno: / che portan notte altrui, mentre fan giorno. (Giovan Battista Marino, Occhi, da Amori)
    • pur come / fosse mia colpa e mia onta e mio scorno / l'esser guardata, amata e desiata (Torquato Tasso, Aminta)

Voce verbale

  1. prima persona singolare dell'indicativo presente di scornare

Sillabazione

scòr | no

Etimologia / Derivazione

  • derivato di scornare, propriamente "rompere (rompersi) le corna"
  • vedi scornare