Sostantivo
scandalo ( approfondimento) m sing (pl.: scandali) - (antropologia) (sociologia) effetto di un'azione in grado di sconvolgere la sensibilità morale pubblica e di rappresentare un cattivo esempio
- prodotto artistico o intellettuale che ferisce i sentimenti
- (familiare) dovuto a chi ha una "bella" faccia tosta...
- "Con gli scandali che hai combinato... hai il coraggio di ripresentarti ancora così!?"
Sillabazione
- scàn | da | lo
Pronuncia
IPA: /'skandalo/ Sinonimi
- cattivo esempio, disgusto, offesa alla morale, vergogna, disonestà, immoralità, corruzione, indecenza, sconcezza, oscenità, obbrobrio
- (per estensione) clamore, scalpore, sensazione, pubblicità, chiasso, rumore
- turbamento, sconcerto, imbarazzo, indignazione, sdegno, disgusto
Contrari
- buon esempio, decenza, edificazione, pudore
- onestà, moralità
- silenzio, disinteresse, indifferenza
Parole derivate
- dopo-scandalo, sexy-scandalo, scandaloso
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Sostantivo
abuso m sing (pl.: abusi) - uso esagerato di qualcosa
- (diritto) uso di un diritto oltre i limiti imposti dalla legge
- abuso d'ufficio: utilizzare una posizione o un impiego riconosciuti, per esempio in politica o in varie funzioni d'amministrazione, in modo cagionevole per qualcuno ed appunto a proprio vantaggio oppure per altri, talvolta anche attraverso la corruzione
- abuso di mezzi di correzione: per tutori o genitori
- (familiare) violenza carnale e simili
- dipendenza e/o tossicodipendenza
- abuso di alcol e droghe: dipendenza incontrollata di sostanze nocive e letali, quali appunto alcol e droghe (siano esse droghe leggere oppure cocaina, eroina e simili), talvolta sino a causare la propria morte
Voce verbale
abuso - prima persona singolare dell'indicativo presente di abusare
Sillabazione
- a | bù | so
Sinonimi
- eccesso, smodatezza, stravizio, vizio, uso smodato
- illegalità, illecito, disordine, scandalo
- prepotenza, prevaricazione, sopraffazione, sopruso, violenza, stupro
Contrari
- moderazione, misura, limitazione
- legalità, controllo
Parole derivate
Proverbi e modi di dire
- abuso di potere: espressione forte tesa ad esprimere un "giudizio" negativo per vessazioni, violenza, prepotenza, ecc. siano esse verbali o realmente compiute
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