Qual è la differenza tra Andare e Usare?

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Differenza tra andare e usare

:
andare: muoversi da un luogo verso un altro luogo
usare: utilizzare qualcosa per uno scopo

andare

usare

Verbo Intransitivo

andare (vai alla coniugazione)

  1. muoversi da un luogo verso un altro luogo
    • ogni mattina devo andare a scuola
  2. partire
    • "Coraggio, vai!"
  3. essere destinato a esser messo in una data posizione
    • quell'elettrodomestico va in cucina
  4. dover essere (con un participio passato), dover subire una certa azione (usato prevalentemente alla terza persona, singolare o plurale)
    • quel documento va portato dall'avvocato
    • quei furfanti andrebbero acciuffati

Sostantivo

andare m inv.

  1. incedere, modo di incedere
    • il suo andare con alterigia
  2. passaggio del tempo
    • con l'andare del tempo

Sillabazione

an | dà | re

Pronuncia

IPA: /anˈda.re/

Ascolta la pronuncia :

Sinonimi

  • muoversi, spostarsi, camminare, incamminarsi, recarsi, dirigersi, avviarsi, avanzare, portarsi, condursi, procedere, marciare, peregrinare, inoltrarsi, penetrare
  • allontanarsi, partire, uscire, fuggire, emigrare, espatriare, trasferirsi, traslocare
  • (in un luogo) aggirarsi, circolare, passeggiare, errare, gironzolare, vagabondare, vagare
  • (di strada, fiume) portare, condurre, sboccare, sfociare, confluire
  • (di meccanismo) funzionare
  • (di merce, articolo) essere venduto, avere successo, essere di moda
  • (di tempo) trascorrere, passare, volare
  • (senso figurato)(di monete) avere corso, valere
  • essere necessario, occorrere
  • (senso figurato) piacere, gustare, essere gradito
  • (di oggetto, lettera) essere destinato
  • (di attività, lavoro) progredire, continuare, proseguire
  • (essere messo) essere collocato
  • andata, viaggio, andatura, portamento, camminata

Contrari

  • venire, tornare, ritornare, arrivare, stare, fermarsi, rimanere, restare, ire, gire
  • (senso figurato)(di monete) essere fuori corso
  • (senso figurato) dispiacere, disgustare

Parole derivate

  • andato, riandare, andarsene

Proverbi e modi di dire

  • andare a Canossa: umiliarsi
  • andare a bottega
  • andare a catafascio
  • andare addosso
  • andare a fondo
  • a lungo andare: col trascorrere del tempo
  • andare a zonzo: andare in giro senza una meta precisa
  • andare alla radice: cercare il vero motivo
  • ...ma dove vai?!: presa in giro

Verbo Transitivo

usare (vai alla coniugazione)

  1. utilizzare qualcosa per uno scopo
    • per usare il computer della biblioteca devi essere iscritto
  2. (gergale) sfruttare qualcuno per mancanza di esperienza delle leggi e/o poca consapevolezza delle conseguenze per averle infrante, in genere per scopi non leciti oppure per propria mera soddisfazione materiale
    • lo so, quasi ognuno può fare delle scelte nella vita; vero è però che alcuni molto giovani vengono letteralmente usati senza alcuna considerazione
  3. (familiare) raggirare una o più persone per raggiungere posizioni di prestigio, fama e/o fare i propri interessi presso altre ancora
    • "L'hai usata! Non ti perdonerà mai"
  4. (per estensione) rendersi compartecipe della proprietà oppure giovarsi di qualche bene di consumo in modo piacevole ed in genere con passione
    • per un po' di tempo ha usato il Riva tendendolo perfettamente ma ora vuole venderlo

Sillabazione

u | sà | re

Pronuncia

IPA: /u'zare/

Etimologia / Derivazione

dal latino usare

Sinonimi

  • (utensile, macchinario, ecc.) utilizzare, adoperare, impiegare
  • aver l’abitudine, essere solito
  • (astuzia, forza, ecc.) praticare, esercitare, operare, agire
  • essere di moda, andare, furoreggiare
  • servirsi, valersi, usufruire, fare uso

Contrari

  • (utensile, macchinario, ecc.) abbandonare, gettare
  • trascurare, tralasciare

Termini correlati

  • utilizzare

Proverbi e modi di dire

  • usare [qualcuno] per propri fini: ahimè, in quasi ogni ambito è tra i più meschini comportamenti dell'essere umano senza sensibilità né amore o cura per gli altri, i quali poi si sentono quasi "oggetti"... talvolta persino mera "merce" di scambio, con ciò intendendo le nuove forme della cosiddetta "schiavitù moderna"; altrimenti, più lieve, è una sorta di cinica soddisfazione nel considerare soltanto le ricchezze materiali del malcapitato, spesso confusa per ammirazione... oppure ancora posizioni di potere per le quali poi, in quanto tali, l'apparente "sfruttatore" o opportunista risulterà appunto "gabbato", ovvero sarà egli stesso vittima