Qual è la differenza tra Praticare e Usare?

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Differenza tra praticare e usare

:
praticare: mettere in atto
usare: utilizzare qualcosa per uno scopo

praticare

usare

Verbo Transitivo

praticare (vai alla coniugazione)

  1. mettere in atto
    • praticare arti magiche
  2. (professione) esercitare una professione
  3. (obsoleto) negoziare
  4. frequentare un luogo
  5. fare
    • pratico uno sport
  6. agire secondo qualcosa
    • praticare la giustizia

Etimologia / Derivazione

da pratico

Sinonimi

  • professare

Parole derivate

  • impraticabile, praticabile, praticante

Verbo Transitivo

usare (vai alla coniugazione)

  1. utilizzare qualcosa per uno scopo
    • per usare il computer della biblioteca devi essere iscritto
  2. (gergale) sfruttare qualcuno per mancanza di esperienza delle leggi e/o poca consapevolezza delle conseguenze per averle infrante, in genere per scopi non leciti oppure per propria mera soddisfazione materiale
    • lo so, quasi ognuno può fare delle scelte nella vita; vero è però che alcuni molto giovani vengono letteralmente usati senza alcuna considerazione
  3. (familiare) raggirare una o più persone per raggiungere posizioni di prestigio, fama e/o fare i propri interessi presso altre ancora
    • "L'hai usata! Non ti perdonerà mai"
  4. (per estensione) rendersi compartecipe della proprietà oppure giovarsi di qualche bene di consumo in modo piacevole ed in genere con passione
    • per un po' di tempo ha usato il Riva tendendolo perfettamente ma ora vuole venderlo

Sillabazione

u | sà | re

Pronuncia

IPA: /u'zare/

Etimologia / Derivazione

dal latino usare

Sinonimi

  • (utensile, macchinario, ecc.) utilizzare, adoperare, impiegare
  • aver l’abitudine, essere solito
  • (astuzia, forza, ecc.) praticare, esercitare, operare, agire
  • essere di moda, andare, furoreggiare
  • servirsi, valersi, usufruire, fare uso

Contrari

  • (utensile, macchinario, ecc.) abbandonare, gettare
  • trascurare, tralasciare

Termini correlati

  • utilizzare

Proverbi e modi di dire

  • usare [qualcuno] per propri fini: ahimè, in quasi ogni ambito è tra i più meschini comportamenti dell'essere umano senza sensibilità né amore o cura per gli altri, i quali poi si sentono quasi "oggetti"... talvolta persino mera "merce" di scambio, con ciò intendendo le nuove forme della cosiddetta "schiavitù moderna"; altrimenti, più lieve, è una sorta di cinica soddisfazione nel considerare soltanto le ricchezze materiali del malcapitato, spesso confusa per ammirazione... oppure ancora posizioni di potere per le quali poi, in quanto tali, l'apparente "sfruttatore" o opportunista risulterà appunto "gabbato", ovvero sarà egli stesso vittima