Sostantivo
interesse ( approfondimento) m (pl.: interessi) - sentimento di profonda curiosità e attenzione verso qualcuno o qualcosa, che porta ad un coinvolgimento attivo in essa
- ho un profondo interesse per la letteratura
- la capacità di suscitare tale sentimento di curiosità o attenzione
- questa faccenda non ha alcun interesse
- (senso figurato) sincera e moderata "passione"
- vantaggio pratico, economico o morale derivante da una determinata condotta o azione
- (per estensione), (soprattutto al plurale) l'insieme di tutte le vicende, affari o azioni che sono di vantaggio pratico, economico o morale per una data persona o categoria di persone
- pensa solo ai propri interessi, e non a quelli della comunità
- (diritto), (economia), (commercio), (finanza) somma di denaro con cui si deve pagare chi rende disponibile un capitale per un certo periodo di tempo
- ho ottenuto un prestito a basso interesse
- la banca mi ha pagato gli interessi sul denaro che ho depositato sul conto
- (per estensione) lieve impegno con concentrazione per qualcosa, spesso per una successiva responsabilità in merito
- ha manifestato sincero interesse per il suo lavoro rispettandone le fasi dell'opera
Sillabazione
- in | te | rès | se
Pronuncia
IPA: /inte'rɛsse/ Sinonimi
- interessamento, partecipazione, coinvolgimento, trasporto, partecipazione, passione, attenzione
- attrattiva, attrazione, fascino, richiamo;
- importanza, valore, significato
- (statistica) (matematica) compenso, attivo, utile, frutto, reddito, rendita, tasso, percentuale, dividendo
- utilità, vantaggio, tornaconto, guadagno, convenienza, lucro affari
- "ricerca"
Contrari
- disinteresse, freddezza, distacco, indifferenza, avversione
- svantaggio, danno, pregiudizio
- adulazione
Termini correlati
Proverbi e modi di dire
- fare soltanto gli interessi personali: a discapito degli altri, senza rispettare le loro speranze e la loro unità
- conflitto d'interessi: evidente sovrapposizione di argomentazioni su beni materiali ed altre su morale valoriale o ideali
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Sostantivo
affare ( approfondimento) m sing (pl.: affari) - (economia), (commercio), (statistica), (finanza) operazione che si presenti o si concluda in modo vantaggioso o meno, per uno o più partecipanti alla transazione
- impegno, compito da svolgere da parte di un privato o da organi pubblici
- sbrigare un affare
- affare di stato: espressione gergale che indica grandi movimentazioni di un regno o politiche e non soltanto, talvolta "top-secret" ovvero riguardante "segreto di Stato" appunto
- affari pubblici: amministrazione politica ed economia
- oggetto indefinito
- (familiare) business di successo nel lavoro
- Solitamente un uomo d'affari valuta le cose... un artista le vive
Sillabazione
- af | fà | re
Pronuncia
IPA: /af'fare/
Sinonimi
- faccenda, incombenza, lavoro, compito, impresa, cosa
- (economico) occasione, business, interesse, contratto, negozio, transazione, compravendita
- (pubblico) vicenda, affaire, scandalo, processo
- (familiare) faccenda, questione
- (familiare) aggeggio, arnese
- bordo, condizione sociale.
- (da svolgere) impegno
- caso, vicenda, questione
Parole derivate
- affario, affarismo, affarista, affaristico, malaffare, megaffare
Alterati
- (diminutivo) affaretto; affarino; affaruccio; affarucolo
- (accrescitivo) affarone
- (peggiorativo) affaraccio
Proverbi e modi di dire
- uomo d'affari: chi è impegnato in generiche attività economiche
- comitato d'affari: centro d'affari, nascosto ed illegale
- affari di famiglia: sottintende la riservatezza di particolari aspetti della vicende di una famiglia
- farsi gli affari propri: comportamento egoistico e asociale
- ma fatti gli affari tuoi/ti fai un po' gli affari tuoi?!: risposta un poco provocatoria ma ferma in merito a chi si interessa appunto di cose o situazioni per cui non sarebbe di aiuto
- sapersi fare gli affari propri: non dire qualcosa oppure non intervenire direttamente o indirettamente in questioni in cui già altri sono coinvolti in modo pressoché equilibrato
- fare un buon affare: malgrado si riconosca l'entità proficua per l'acquirente, cliente o compratore, spesso il fornitore, venditore o colui che "cede" resta con una "mezza fregatura"... pur essendone consapevole ed avendo accettato i termini di un possibile o realizzato contratto, ciò accadendo spesso per la tempestività o per il quadro economico generale vantaggioso o meno
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