Qual è la differenza tra Fortuna e Pacchia?

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Differenza tra fortuna e pacchia

:
fortuna: destino o sorte alterna
pacchia: stato d'animo di chi se la spassa, con serenità senza preoccupazioni

fortuna

pacchia

Sostantivo

fortuna ( approfondimento) f sing (pl.: fortune)

  1. destino o sorte alterna
    • con la pazienza la fortuna si trasforma in successo
  2. (araldica) figura araldica convenzionale che rappresenta la dea Fortuna generalmente con un velo al vento, in piedi su una ruota di carro o su un globo
  3. (familiare) in tono sarcastico indica che in realtà si sta sopportando una situazione un po' "forzata"
    • Un amico di scuola, stupito: "Sei fortunatissimo ad avere un aereo privato!" Ed il ragazzino: "Eh, sai che fortuna... Non faccio altro che viaggiare sempre e solo con i miei"

Sillabazione

for | tù | na

Pronuncia

IPA: /for'tuna/

Sinonimi

  • caso, destino, sorte, coincidenza, combinazione, accidente, accidentalità
  • buona sorte, buona stella, felicità, prosperità, successo, favore, vantaggio
  • ricchezza, patrimonio, beni, averi, denaro, capitale
  • sorte, destino
  • (letterario) ventura, fato
  • (buona sorte) buona stella

Parole derivate

  • fortunatamente, portafortuna

Contrari

  • sfortuna, disgrazia
  • sventura, iattura
  • (volgare) sfiga
  • (familiare) iella

Alterati

  • (diminutivo) fortunella
  • (accrescitivo) fortunona
  • (peggiorativo) fortunaccia

Proverbi e modi di dire

  • avere la fortuna di...
  • portar fortuna: essere di buon auspicio
  • la fortuna aiuta gli audaci

Sostantivo

pacchia f sing (pl.: pacchie)

  1. (familiare) stato d'animo di chi se la spassa, con serenità senza preoccupazioni

Sillabazione

pàc | chia

Pronuncia

IPA: /ˈpakkja/

Etimologia / Derivazione

deverbale di pacchiare che significa "mangiare con ingordigia" ed ha probabilmente qualche connessione con pabulum cioè "pascolo, foraggio", usato per indicare una condizione di vita facile e spensierata. L’etimo di pacchiare è dal latino patulare "spalancare" (la bocca), da cui discendono anche alcune voci dialettali di area settentrionale (il veneto paciar «muovere le mascelle», il milanese pacià e il piemontese pacè «mangiare abbondantemente e con avidità»). L’espressione familiare «è finita la pacchia», quindi, indica la cessazione, provocata da accadimenti negativi e non voluti, di una condizione di vita favorevole e senza problemi, soprattutto materiali, e l’inizio di una condizione meno fortunata in cui non si può far a meno di faticare ed avere preoccupazioni, annoiarsi, provare noia, essere annoiato

Sinonimi

  • mangiata; cuccagna, fortuna, manna, bazza, bengodi, grazia di Dio, lieto vivere