Qual è la differenza tra Differenza e Discriminazione?

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Differenza tra differenza e discriminazione

:
differenza: distacco più o meno ampio, nel tempo, con riferimento a luoghi, ecc
discriminazione: diversificazione iniqua del giudizio

differenza

discriminazione

Sostantivo

differenza f sing (pl.: differenze)

  1. distacco più o meno ampio, nel tempo, con riferimento a luoghi, ecc.
    • tra la Germania e l'Italia non vi è alcuna differenza di fuso orario
  2. (matematica), (aritmetica) esito della sottrazione
  3. (senso figurato) che sia religiosa, politica, nazionale o etnica, economica... ne indica comunque un valore diverso ma da accogliere almeno pacificamente
  4. (familiare) in genere in una discussione più o meno animata, fa riferimento a una presunta o reale superiorità di chi è messo a confronto con qualcun altro
    • Chiudendo seccamente l'accesa discussione, disse con fermezza: "Ecco, appunto... questa è la differenza tra me e te!"

Sillabazione

dif | fe | rèn | za

Pronuncia

IPA: /diffe'rɛntsa/

Sinonimi

  • diversità, disparità, disuguaglianza;
  • (di idee, opinioni e sim.) divergenza, discordanza, divario, distanza, contrasto
  • (di denaro) avanzo, resto; rimanenza, rimanente
  • (economia) (finanza) disavanzo, deficit
  • (matematica) (tra due valori) scarto
  • (matematica) (tra due monete) resto

Contrari

  • uguaglianza, identità, somiglianza, affinità, analogia, conformità

Parole derivate

  • differenziale, indifferenza

Sostantivo

discriminazione ( approfondimento) m sing (pl.: discriminazioni)

  1. diversificazione iniqua del giudizio
  2. (storia) (sociologia) (politica) (diritto) trattamento non paritario attuato nei confronti di un individuo o di un gruppo di individui, in virtù del fatto di far parte di una particolare categoria
  3. (per estensione) ingiusto atteggiamento di superiorità nei confronti di chi ha un diverso colore della pelle, appartiene ad un'etnia differente, professa un'altra religione, presenta caratteristiche somatiche o fisiche non comuni e/o non accettate oppure appartiene ad un ceto sociale disagiato
    • la discriminazione contro gli ebrei ha come presupposto la loro esistenza quindi tale riconoscimento nega qualsiasi discriminazione
  4. discriminazione razziale: storicamente fu dovuta al vano e paradossale tentativo di categorizzare l'umanità intera secondo tratti somatici, persino misurati, vano anche per non aver considerato l'evidente precedente spostamento geografico dei popoli, cioè di alcuni suoi appartenenti, e i matrimoni con figliuolanza tra popoli diversi, appunto nel corso della storia antica, recente e comunque anche attuale
  5. (familiare) sebbene sia raro, il termine tende ad indicare tutti quei comportamenti sollecitati da continui sospetti prima meschini, ipocriti poi e talvolta infine caratterizzati appunto da azioni volutamente dirette ad isolare e creare inimicizia; spropositata autostima, in seguito caratterizzata dal tentativo di elevarsi sugli altri in modo strumentale, criticando negativamente pressoché qualunque elemento raggiungendo così una grave alienazione sociale arrivando a disprezzare persino sé stesso
    • il peggior cominciamento della discriminazione principia con la maldicenza
    • l'inganno, la discriminazione e l'indifferenza sono le macchie che hanno come conseguente azione la violenza
  6. discriminazione di genere: da parte di alcuni uomini, talvolta violenta, è l'ingiusta ostinazione contro le ragazze o le donne

Sillabazione

di | scri | mi | na | zìò | ne

Pronuncia

IPA: /diskriminatˈtsjone/

Etimologia / Derivazione

dal latino discriminatio ovvero "discriminazione"

Sinonimi

  • separazione, differenziazione
  • (per estensione) emarginazione

Parole derivate

  • discriminazione positiva