Sostantivo
abbagliamento m sing (pl.: abbagliamenti) - azione ed effetto dell'abbagliare o dell'abbagliarsi
- (senso figurato) smarrimento
- (medicina) disturbo della vista dovuto al contrapporsi di zone molto luminose ad altre più scure
- (cinema) effetto che consiste nel far apparire sullo schermo un'immagine con intensità luminosa maggiore di quella delle immagini che precedono
- (raro) offuscamento dell' intelletto
Sillabazione
- ab | ba | glia | mén | to
Pronuncia
IPA: /abbaʎʎaˈmento/ Etimologia / Derivazione
derivato di abbagliare
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Sostantivo
errore ( approfondimento) m sing (pl.: errori) - (obsoleto), (letterario) viaggio lungo e tortuoso in vista di una meta lontana, oppure privo di meta
- ciò che Ulisse sofferse a Troia e poi nel lungo errore (Ludovico Ariosto, Satire, satira VI, 134-135)
- opinione non combaciante con la realtà dei fatti, lontana dal vero, dalla realtà effettiva
- cadere in errore, essere in errore
- anticamente si credeva che il Sole girasse intorno alla Terra, ma oggi sappiamo come questo fosse un errore
- azione contraria alle norme morali o legali, oppure non rispondente ai propri impegni o obblighi, generalmente compiuta senza malizia ma accidentalmente
- commettere un errore
- è stato un errore lieve, una trasgressione involontaria...
- (in particolare), (religione) trasgressione, tramite opinioni o fatti, ai dettami religiosi
- nel medioevo i catari sostenevano il dualismo tra materia e spirito, che per la chiesa cattolica era un errore
- (diritto) falsa rappresentazione della realtà fattuale o normativa, che può portare all'annullamento di un contratto o alla mancanza di validità di un processo giuridico
- se è presente un errore in un contratto, esso viene dichiarato nullo
- azione condotta sulla base di presupposti non corretti, e che finisce per nuocere a chi la compie
- l'aumento delle tasse sarebbe un errore da parte del governo, in quanto porterebbe ad un aumento dell'evasione fiscale
- mancanza di aderenza ai principi stabiliti di una specifica disciplina
- errore grammaticale (mancata aderenza ai principi della grammatica)
- errore di calcolo (mancata aderenza alle regole della matematica)
- (matematica), (statistica) non corrispondenza di un valore misurato rispetto a quello effettivo osservabile; nelle scienze è considerata una caratteristica intrinseca di qualunque misurazione, e come tale gestita matematicamente
- errore assoluto: interpretazione superficiale di un dato quantitativo, pari alla semidifferenza tra il valore misurato e quello esatto
- errore relativo: interpretazione nascosta di un dato qualitativo, pari al rapporto tra l'errore assoluto e il valore medio
- (informatica) compilazione non corretta del codice di un programma, che può portare al mancato funzionamento del programma stesso, ad un funzionamento parziale oppure risultare in una vulnerabilità agli attacchi informatici
Linux Kernel Panic causato da un errore di hard disk - ci dev'essere un errore in questo programma, non si avvia
- gli hacker spesso sfruttano errori negli antivirus per accedere ai sistemi operativi protetti
- (letterario) il credere vero ciò che non esiste
Sillabazione
- er | rò | re
Pronuncia
IPA: /er'rore/
Sinonimi
- (viaggio lungo e tortuoso) vagabondaggio
- (opinione non combaciante con la realtà) sbaglio, fallo, svista, abbaglio, malinteso, inesattezza, imprecisione, pecca, equivoco, qui pro quo, cantonata (colloquiale), granchio (collooquiale)
- (azione contraria alle norme legali o morali) colpa, peccato, disonore, macchia, onta, vergogna, aberrazione
- (azione o pensiero contrario alle norme religiose) peccato, eresia, eterodossia, pregiudizio
- (in diritto, mancata aderenza alle realtà fattuale o normativa) vizio
- (azione nociva basata su presupposti erronei) sbaglio
- (di lingua) scorrettezza, strafalcione, sgrammaticatura, refuso, svarione, papera
- (nel parlare o nello scrivere) lapsus
- (uso letterario) illusione, inganno
- (in informatica, compilazione non corretta del codice di un programma) bug
Contrari
- verità, ortodossia
- discolpa, merito, virtù
Proverbi e modi di dire
- imparare dai propri errori: deriva dall'espressione gergale sbagliando si impara, spesso posta o come giustificazione o in seguito riflessioni meditate
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