Sostantivo
esaltazione ( approfondimento) f sing(pl.: esaltazioni) - (letterario) definizione mancante; se vuoi, aggiungila tu
- (per estensione) gioia trepidante
Sillabazione
- e | sal | ta | zió | ne
Pronuncia
IPA: /ezaltatˈtsjone// Etimologia / Derivazione
dal latino tardo exaltatio Sinonimi
- celebrazione, lode, elogio, encomio, onore, apoteosi, sublimazione, glorificazione, magnificazione, apologia, trionfo
- (per estensione) (a carica, dignità) innalzamento, elevazione, ascesa, promozione
- (di stato d’animo) entusiasmo, eccitazione, eccitamento, concitazione, passione, ardore, fervore, frenesia, ebbrezza, fanatismo
Contrari
- biasimo, condanna, disapprovazione
- (per estensione) (a carica, dignità) rimozione, destituzione
- (di stato d'animo) umiliazione, depressione, abbattimento
Parole derivate
Termini correlati
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Sostantivo
isteria ( approfondimento) f sing (pl.: isterie) - (psicologia) (medicina) (psichiatria) (psicanalisi) stato di eccitazione, aggressività e impulsività tali da essere trasferiti dalla mente al corpo, con conseguente formazione di disturbi organici; è noto anche come disturbo di conversione
- (per estensione) (gergale) tendenza ipocrita ad assumere comportamenti ritenuti positivi o euforici, invero celando rancore e grave insoddisfazione; finta gioia di chi è falsamente giocondo, pur essendo inutilmente convinto della spontaneità di tale condizione
- ad isteria seguì frustrata ostinazione
- la sua isteria la portò a disinteressarsi delle conseguenze
Sillabazione
- i | ste | rì | a
Pronuncia
IPA: /isteˈria/
Etimologia / Derivazione
dal greco hysteron ossia "utero", all'inizio perché si credeva che riguardasse solo donne colpite dallo spostamento dei genitali interni
Sinonimi
- (medicina) isterismo
- (senso figurato) rabbia, esaltazione, eccitazione, fanatismo
Contrari
- (senso figurato) calma, freddezza, indifferenza
Termini correlati
- isterico
- (per estensione) smaniare
Proverbi e modi di dire
- isteria collettiva: assieme di urla schiamazzanti incontrollate, spesso in ovazione o per celebrare disordinatamente qualcuno, appunto senza un reale né vero trasporto emotivo ovvero senza giubilo, pur con ciò simulandoli
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